Il mio strumento di visibile virtù, lo tengo tra le mie sapienti mani, ma ciò che tutto regge ed è invisibile agli occhi è posto nella mia testa, ed è ciò che comunemente viene chiamato ragione.

sabato 22 dicembre 2007

Fatti non foste a viver come bruti

Percepisco l'indifferenza persino nello sbattere delle ali di un colibrì, oggi.
Come se ognuno avesse una campana di vetro attorno a sè, e facesse entrare soltanto l'aria per respirare.

Cosa è successo? Cosa si è rotto?
Cosa è cambiato nella gente?
Cos'è questa mancanza di voglia di stupirsi e capacità di stupire?

Quando ci sono stati donati gli occhi, forse essi erano troppo piccoli per la voglia che abbiamo di guardare soltanto le cose grosse, eppure sono abbastanza grossi per farci notare le cose piccole.

Rivogliamo lo sguardo solo a quello che non c'è, e disprezziamo quello che c'è.
Non meritiamo occhi per guardare. Non meritiamo un cuore per gioire.
Non meritiamo neanche un anima da far sobbalzare.

Eppure, se potessimo fermarci in uno stesso posto e osservarlo per un eternità, senza mai distogliere lo sguardo, capiremmo molte più cose sull'esistenza di quante ne sono state scritte in secoli da filosofi, scienziati e poeti.

Cosa si è rotto, nella gente?

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